Lo sviluppo di nuovi prodotti da parte del gruppo avrà ovviamente un effetto positivo sulla quotazione di queste azioni e bisognerà quindi seguire le notizie relative al settore ricerca e sviluppo di Vivendi.
Lo sviluppo di nuovi prodotti da parte del gruppo avrà ovviamente un effetto positivo sulla quotazione di queste azioni e bisognerà quindi seguire le notizie relative al settore ricerca e sviluppo di Vivendi.
Lo sviluppo delle attività internazionali di Vivendi è un ulteriore elemento interessante da studiare e bisogna in particolare seguire la creazione di partnership e di joint venture al di fuori dell'Europa.
Lo stesso vale per quanto riguarda la diversificazione delle attività di Vivendi che le consentano di entrare in nuovi mercati e di conseguenza di aumentare il proprio fatturato.
La frammentazione del mercato in cui il gruppo esercita è un altro punto importante da considerare. Andranno quindi analizzati tutti i dati provenienti dalla concorrenza che il gruppo deve affrontare, soprattutto in Europa.
Infine, andranno studiate attentamente le attuali condizioni di mercato e la loro evoluzione nel corso del tempo per dedurre le capacità di crescita dell’azienda.
Conoscete sicuramente di nome il gruppo Vivendi che rientra oggi tra i leader del settore delle telecomunicazioni e dei media. La sua attività tocca, in effetti, entrambi questi due settori e la maggior parte del suo volume d’affari deriva dalle attività di telefonia mobile o di accesso ad Internet ma risulta anche dai media, dalla proprietà e dallo sfruttamento di canali televisivi come Canal+, e dall’edizione musicale.
La maggior parte del volume d’affari è prodotta in Francia, ma molto proviene anche da Europa, Stati Uniti e Brasile.
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Poiché il gruppo Vivendi opera in diversi settori, è necessario conoscere i suoi principali concorrenti su ciascuno dei segmenti interessati.
I principali avversari di Vivendi nei settori della comunicazione, dell’editoria, della musica e dell’audiovisivo sono i seguenti:
Il gruppo è uno dei più grandi gruppi di comunicazione del mondo in termini di fatturato ed opera in un centinaio di paesi in tutti i continenti. Il gruppo impiega attualmente oltre 80.000 dipendenti.
Anche questo gruppo francese è un serio concorrente ed è presente in più di 40 paesi. Impiega circa 30.000 dipendenti e realizza uno dei più importanti fatturati di questo settore.
Il gruppo Sony, con la sua controllata Sony Music Group, è un ulteriore importante concorrente di Vivendi. È anch’essa presente in tutto il mondo ed è uno dei leader del settore.
Anche il gruppo Warner è una delle più grandi imprese del mondo nel settore della produzione e della distribuzione di media, in particolare di musica. È alla testa di diverse filiali.
Il gruppo di streaming britannico è un concorrente indiretto di Vivendi nel settore della musica e uno dei concorrenti più aggressivi in questo settore.
Infine, anche il gruppo Netflix è un concorrente da prendere in considerazione per quanto riguarda la società Vivendi. Questa multinazionale statunitense è specializzata nella distribuzione e nella gestione di opere cinematografiche e televisive attraverso la sua piattaforma dedicata.
Naturalmente, il gruppo Vivendi non ha solo avversari ma ha anche diversi alleati, come proponiamo di scoprire adesso attraverso due esempi di partnership strategiche strette dal gruppo:
Nel 2020 Canal +, controllata di Vivendi, ha stretto una partnership strategica con beIN SPORT consistente in particolare in un accordo di distribuzione su licenza. Secondo tale accordo, Canal + proporrà, nelle sue offerte, l’integralità dei canali di sport premium di beIN SPORT. Parallelamente, Canal + è diventato il distributore esclusivo di beIN SPORT su tutte le piattaforme e presso tutti gli operatori terzi in Francia. Anche il canale beIN SPORT ha subappaltato in esclusiva a Canal + i propri diritti 2020-2024 di calcio della Ligue 1 consentendo agli abbonati del canale di Vivendi di beneficiare di 2 partite al giorno, di cui 28 delle 38 più importanti della Ligue 1 di ogni stagione, a partire dalla stagione 2020-2021. L'accordo, rinnovabile, è stato firmato per una durata iniziale di 5 anni.
Un’altra partnership che il gruppo Vivendi ha firmato, sempre attraverso la sua controllata Canal +, riguarda questa volta Disney. L’accordo concluso tra le due imprese nel 2019 riguarda la distribuzione dei canali e dei servizi del gruppo Disney, Disney Channel, Disney Junior, National Geographic, National Geographic Wild, Travel e Fox Play, nonché la diffusione prioritaria dei film Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, 20th Century Fox, Blue Sky e Fox Searchlight su Canal +. Il gruppo Canal+ è diventato anche, grazie a questa partnership, il distributore esclusivo di Disney +, il nuovo servizio di streaming di Disney lanciato nel marzo 2020. Canal + sarà quindi libero di ampliare la propria distribuzione di questo servizio con altri operatori fra cui gli ISP.
C’è un motivo se le azioni Vivendi attirano così tanti investitori di tutto il mondo. Questo titolo e la sua società emettitrice presentano infatti numerosi vantaggi dei quali parleremo qui in dettaglio.
Per prima cosa, notiamo che il gruppo si è recentemente ricentrato sulle sue attività a più forte crescita come il settore dell’intrattenimento e della televisione tramite il gruppo Canal+ e Universal Music e sviluppa inoltre delle attività nel settore dei giochi. Ad oggi la maggior parte degli introiti di Vivendi provengono da musica e televisione.
La società Vivendi offre tra l’altro un’ottima visibilità sui suoi risultati a medio termine grazie ad una forte presenza di abbonamenti che costituiscono oltre la metà dei suoi introiti, in particolare tramite la sua filiale Universal Music.
Lo sviluppo delle attività di Vivendi sul mercato internazionale ha fortemente accelerato con una presenza sempre più importante in Nord America, Europa e nel resto del mondo con una ripartizione più o meno equilibrata tra le differenti zone.
Negli ultimi tempi il gruppo Vivendi ha rafforzato la propria strategia nel settore audiovisivo in Europa del Sud acquisendo, senza uscite di cassa, una partecipazione maggioritaria nella società Mediaset Premium.
Infine, si può sottolineare la solidità della liquidità del gruppo che supera il miliardo di euro a fine 2016 con un ritorno agli azionisti di oltre 8 miliardi di euro nel 2014.
Ovviamente, il gruppo vivendi non presenta unicamente dei vantaggi per gli investitori ed è anche indispensabile conoscere i punti deboli delle sue azioni in Borsa prima di lanciarsi a trattarle.
Tra i principali inconvenienti di questo valore notiamo in particolare alcune debolezze per quanto riguarda la strategia messa in opera nel settore della musica con alcune lacune per quanto riguarda i contenuti digitali, per esempio lo streaming, che potrebbero compensare le perdite dovute al calo di vendite dei dischi.
La filiale Canal+ ha anch’essa registrato un significativo calo degli abbonamenti e mostra qualche problema di amministrazione con delle perdite regolari sui suoi canali che indeboliscono gli utili del gruppo.
D’altra parte, le diverse strategie di investimento nel settore delle telecomunicazioni, dei giochi e dei media messe in opera dal 2015 mostrano qualche incertezza, soprattutto dopo i vari ingressi nel capitale delle società Telecom Italia, Telefonica, Gameloft e Ubisoft.
Ricordiamo infine che la liquidità della società si è recentemente ridotta in maniera significativa e questo limita fortemente le operazioni di crescita esterna.
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