Cos’è il platino?
Poco conosciuto, il platino è tuttavia un metallo prezioso molto ricercato ed è perfino più raro dell’oro con appena poco più di sei milioni di once prodotte ogni anno. Il platino viene quotato in dollari statunitensi per oncia (un‘oncia corrisponde a poco più di 31 grammi) ma si possono anche trovare dei grafici in cui viene visualizzato in euro per oncia.
I paesi produttori di platino sono soprattutto il Sudafrica e la Russia con dei volumi estratti dalle miniere 12 volte inferiori a quelli dell’oro.
Come altri metalli, per esempio lo zinco, il platino viene principalmente utilizzato dall’industria automobilistica che acquista circa il 60% della produzione mondiale e viene infatti utilizzato nella fabbricazione delle marmitte catalitiche. Una quota inferiore, il 20%, viene utilizzato in gioielleria.
Il platino è un metallo di grande valore e, in considerazione della sua rarità, viene considerato un metallo prezioso.
Quotazione e storico del platino
Il platino viene quotato in Borsa sul mercato di Londra che gestisce anche la quotazione del palladio: l’LPPM, London Platinum and Palladium Market. La sua quotazione viene rivalutata due volte al giorno.
È anche possibile scambiare del platino tramite dei contratti a termine come i future o le opzioni sul mercato giapponese del TCE (Tokyo Commodity Exchange) dove ogni anno vengono effettuate oltre 10 milioni di transazioni su questo metallo prezioso.
Dei volumi più bassi vengono anche scambiati sul mercato statunitense del NYMEX (New York Mercantile Exchange) e su quello del MIDAM (Midamerica Commodity Exchange di Chicago).
In termini storici, le quotazioni del platino sono state strettamente legate alle performance del settore dell’industria automobilistica, motivo per cui hanno beneficiato di un forte rialzo dal 2000 in poi fino a raggiungere un massimo storico nel 2008 a 2.230 dollari l'oncia. Come per tutte le altre materie prime, dopo il 2008, in seguito alla crisi economica mondiale e della recessione che ha colpito il settore della produzione di automobili, il suo prezzo è crollato raggiungendo i 1000 dollari l’oncia.
Da allora, dato che la produzione ha superato la domanda, la quotazione del platino ha continuato a calare.
Gli indici da seguire per fare trading sul platino
Diversi fattori possono influire fortemente sulla quotazione del platino ed è quindi opportuno conoscerli per determinare la direzione che prenderà la tendenza.
Tra questi fattori vanno soprattutto considerati gli stock e, ovviamente, i dati relativi a domanda e offerta nonché le politiche condotte dai due principali paesi produttori di platino, soprattutto quelle del Sudafrica che fornisce circa tre quarti del platino mondiale.
Per prevedere il volume della domanda è bene interessarsi anche alla situazione economica dei paesi importatori e, quindi, consumatori. Tali paesi sono soprattutto Giappone, Stati Uniti ed alcuni paesi europei che operano maggiormente nel settore dell’industria automobilistica come Italia, Francia e Germania.
Infatti, i risultati e la domanda del settore automobilistico influiscono fortemente sulla quotazione del platino, soprattutto in considerazione della fabbricazione di marmitte catalitiche.
D’altra parte, in passato si è potuto osservare un rialzo della quotazione quando il settore dell’automobile era fiorente e poi un crollo quando il settore si è trovato in recessione con conseguente calo della domanda come avvenuto nel 2008.
È inoltre opportuno essere consapevoli dell’impatto sulla domanda del rialzo dei prezzi del platino perché in seguito a dei forti rialzi si assiste spesso ad una minore domanda da parte del settore della gioielleria e ad un tentativo di sostituzione da parte dei produttori di automobili.