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Grafico fornito da TradingView

L’indice azionario FTSE 100, noto anche come Footsie nel mondo della finanza, è stato creato nel 1984 a seguito dell’associazione tra il Financial Times e la Borsa di Londra. Lo scopo era quello di creare uno degli indicatori di mercato più popolari per effettuare investimenti in società britanniche. La nuova società, denominata FTSE Group (Financial Times and Stock Exchange Group) è ancora oggi uno dei più popolari indici di Borsa internazionali e ovviamente segue i risultati del mercato britannico. In questo articolo ci interessiamo nel dettaglio a questo indice azionario e, soprattutto, al modo in cui si può analizzarne la quotazione prima di investire su di esso.  

Elementi da considerare prima di investire in questo attivo

Analisi n.1

I dati economici relativi alla salute economica del Regno Unito vanno esaminati attentamente, in particolare per quanto riguarda l’inflazione, l’impiego, le spese per i consumi e i profitti delle imprese.

Analisi n.2

Bisogna prestare particolare attenzione alle imprese che compongono questo indice interessandosi ai loro risultati finanziari annuali e trimestrali. Infatti, quanto più queste imprese faranno profitti, tanto più questi influiranno sulla loro capitalizzazione.

Analisi n.3

È necessario monitorare i dati provenienti dal mercato dei cambi o Forex seguendo l’evoluzione del corso della sterlina britannica rispetto alle altre valute che può rendere il paese più o meno competitivo per le esportazioni.

Analisi n.4

Bisogna seguire con interesse la politica della banca centrale britannica, la BOE, in materia di tassi di interesse perché ha un impatto sugli investimenti.

Analisi n.5

Ci si può interessare a tutte le notizie importanti relative alle imprese che fanno parte di questo indice o ai settori che vi sono maggiormente rappresentati.

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Che cos'è l'indice FTSE 100?

Cominciamo col dedicare qualche istante per ricapitolare cos’è l’indice FTSE 100 e come funziona.

Per quanto riguarda la sua definizione generale, il FTSE 100, noto anche come Footsie, è un indice azionario che integra, come indica il suo nome, le 100 più importanti società quotate alla Borsa di Londra, il London Stock Exchange (LSE), in termini di capitalizzazione di Borsa.

Come abbiamo visto rapidamente nell’introduzione, l’indice, il cui prezzo viene aggiornato ogni 15 secondi, è gestito dal gruppo FTSE. La quotazione avviene ovviamente durante le ore di trading della Borsa di Londra, ossia tra le 8 e le 16.30, ora del Regno Unito.

Per comprendere meglio il funzionamento dell'indice azionario FTSE 100, il suo funzionamento può essere paragonato a quello di alcuni indici azionari statunitensi come l’S&P 500 o il Dow Jones 30, nel senso che il prezzo dell’indice britannico viene calcolato nello stesso modo, vale a dire utilizzando la capitalizzazione di mercato totale delle 100 società che lo compongono. Più concretamente, ciò significa che la quotazione di questo indice al rialzo riflette il fatto che il valore totale delle società che lo compongono aumenta senza che ciò comporti un aumento della capitalizzazione di ciascuna società. Nel caso contrario, se si osserva un ribasso della quotazione dell’indice FTSE 100, significa che la capitalizzazione complessiva dell’insieme delle imprese che lo compongono è in calo e non che tutte queste imprese registrano una riduzione di capitalizzazione.

Le fluttuazioni della quotazione dell’FTSE 100 sono frequenti e talvolta molto volatili e, per rendersene conto, basta semplicemente consultare un grafico mensile del corso di questo indice borsistico. Tale volatilità invita quindi alla prudenza se si pensa di speculare sulla sua quotazione. Come vedremo a seguire, l’anticipazione dei movimenti di questo indice azionario al rialzo o al ribasso passa per l’anticipazione del rialzo o del ribasso della capitalizzazione di Borsa delle società quotate che ne fanno parte.

 

Qual è la composizione attuale dell'indice borsistico FTSE 100?

Poiché l’analisi della quotazione dell’indice FTSE 100 richiede di individuare i fattori che possono aumentare o diminuire la capitalizzazione delle imprese che lo compongono, è necessario avere un’eccellente conoscenza di tale composizione, aspetto di cui ci occupiamo ora.

Ricordiamo innanzi tutto che la composizione di questo indice, come avviene per tutti gli indici mondiali, cambia col tempo. A partire dalla sua prima quotazione nel 1984, l’elenco delle società che costituiscono l’indice azionario FTSE 100 è cambiata in funzione dell’aumento o della diminuzione della capitalizzazione di Borsa o in seguito a eventi particolari come le operazioni di fusione e di acquisizione.

Un altro punto importante da sottolineare per quanto riguarda la composizione dell’indice azionario FTSE 100 è il fatto che non tutte le imprese che vi sono rappresentate sono necessariamente britanniche. Infatti, questa caratteristica non è un requisito, in quanto una società deve semplicemente essere quotata sulla Borsa di Londra per avere la possibilità di farne parte e molte delle società attualmente quotate sulla Borsa di Londra sono in realtà società con sede all'estero che realizzano quindi una quota considerevole del loro reddito all'estero.

Dato che questo indice azionario è composto da 100 titoli, non forniamo in questa sede l’elenco completo delle imprese che lo compongono, che si trova facilmente nei siti specializzati o nella piattaforma del proprio broker, ma ci limitiamo ai suoi primi 10 valori:

Naturalmente, come già detto, questa composizione può evolvere nel tempo e pertanto invitiamo a informarsi in tempo reale sui valori che compongono l’indice FTSE 100.

 

Quali sono gli elementi che influiscono sulla quotazione dell'indice borsistico FTSE 100?

Ovviamente, come per tutti gli indici azionari e i mercati mondiali, i due principali fattori che influenzano il prezzo dell’FTSE 100 sono economici e politici.

Dato che questo indice tende a riflettere l'economia britannica e la sua salute, si può generalmente osservare un rialzo della sua quotazione nei periodi di crescita economica del paese e un ribasso nei periodi di recessione. In realtà, però, le cose non sono così semplici e altri fattori esterni possono influire su questo valore.

Occorre quindi realizzare sia un'analisi fondamentale, tenendo conto degli indicatori economici e politici che illustreremo più avanti, che un'analisi tecnica coerente, senza dimenticare la psicologia del mercato.

Da notare inoltre che esiste una correlazione relativa tra gli indici azionari statunitensi e gli altri indici mondiali e che un rialzo o un ribasso degli indici USA principali spesso ha degli effetti su altri indici, tra cui l’FTSE 100.

 

Come realizzare una buona analisi tecnica della quotazione dell’FTSE 100?

Lo studio dei grafici borsistici è ovviamente molto importante se si pensa di esaminare la quotazione dell’FTSE 100 e la sua evoluzione futura. È la cosiddetta analisi tecnica.

Questa consiste nell’esaminare le quotazioni e i movimenti storici di un attivo al fine di individuare configurazioni che consentano di prevedere un rialzo o un ribasso oppure un’accelerazione o un’inversione di tendenza. A tal fine, occorre tener conto in particolare di diversi elementi, tra cui la volatilità del mercato, la direzione della tendenza e la liquidità.

Gli analisti tecnici utilizzano a tal fine degli indicatori tecnici che permettono di ottenere segnali sulla base di calcoli elaborati da economisti. Sebbene questi segnali non siano affatto previsioni affidabili al 100% ma piuttosto statistiche e probabilità, sono molto popolari tra gli investitori.

Tra gli indicatori più frequentemente utilizzati nel quadro dell'analisi tecnica figurano le bande di Bollinger, il MACD, i ritracciamenti di Fibonacci, le medie mobili, i punti pivot e i livelli di supporto e di resistenza. Presso maggior parte dei broker online non è necessario effettuare tali calcoli direttamente perché si può semplicemente scegliere di visualizzarli direttamente sui grafici. Sarà tuttavia indispensabile saper interpretare gli indicatori in modo corretto.

Domande frequenti

Cosa significa l’acronimo FTSE?

Ci si può chiedere perché l’indice FTSE 100 si chiami così e cosa significhi esattamente questa sigla. Il nome FTSE 100 deriva dal fatto che l’indice appartiene in parti uguali al Financial Times e alla Borsa di Londra, anche nota come LSE, London Stock Exchange. FTSE è quindi la combinazione di FT e SE. Il numero 100 indica il numero di imprese che compongono l’indice.

Quando è stato creato l’indice borsistico FTSE 100?

L’indice FTSE 100 è stato creato il 3 gennaio 1984 con un valore di partenza di 1.000,00 punti. Dalla sua creazione la sua composizione si è evoluta notevolmente in seguito a diverse fusioni, prese di controllo e società in via di dissoluzione adeguandosi quindi in maniera tale da mantenere la funzione di barometro delle attività di mercato. L’indice viene aggiornato ogni trimestre per assicurarsi che continui a riflettere le 100 prime aziende.

Quali altri indici FTSE esistono?

Ad oggi non esiste un unico indice FTSE. Sul mercato britannico oltre all’indice FTSE 100 si trovano l’FTSE 250, con le 250 più grandi società a seguire quelle del‘FTSE100, e l’FTSE Small Cap, che raggruppa le società più piccole. Da segnalare anche l’FTSE 350, che associa l’FTSE 100 e l’FTSE 250, e l’FTSE All Share, che include anche l’FTSE Small Cap.

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