
Presentazione generale del grano come materia prima
In primo luogo, bisogna dedicare qualche istante per assicurarsi di disporre delle conoscenze necessarie sul mercato del grano per comprenderne le principali sfide e le possibilità di crescita.
Il grano è attualmente il secondo cereale più consumato al mondo dietro al riso che rimane in prima posizione. Il mercato del grano è particolarmente importante in quanto ha molteplici usi e sebbene sia prevalentemente utilizzato per il consumo umano, con circa 600-700 milioni di tonnellate consumate all’anno, è utilizzato anche per altri scopi.
In effetti, il consumo umano rappresenta il 58% della domanda e corrisponde ai settori agroalimentari con un impiego principale nella produzione di pane e pasta. Vi è poi il consumo destinato all’alimentazione del bestiame, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, con il 34% della domanda. Infine, il grano è utilizzato per 'l’8% dall'industria, in particolare nella fabbricazione di cosmetici e nel settore della dietetica.
Per quanto riguarda la produzione di grano nel mondo, da notare che l’Unione Europea è il maggior produttore seguita dalla Cina, che produce il 19% del grano mondiale, l’India, gli Stati Uniti, la Russia e il Canada.
Come vedremo in seguito, il grano viene scambiato sul mercato OTC e tra co-contraenti ma si scambia anche su alcuni mercati regolamentati. I maggiori volumi di scambio di grano vengono realizzati sul CBOT (Chicago Board of Trade) che è stato assorbito dal CME (Chicago Mercantile Exchange) nel 2008.
Le informazioni da conoscere sul trading del grano in Borsa
Come indicato in precedenza, il trading del grano è un trading OTC (over the counter) sui mercati a termine CBOT e CME.
Si trovano anche scambi molto attivi di contratti a termine o di future o ancora di opzioni, con contratti di 5.000 bushel (un bushel corrisponde a 27,2 kg) sul CBOT ma anche sul Kansas City Board of Trade (KCBT), sul Minneapolis Grain Exchange (MGE) e sul Winipeg Commodity Exchange (WCE) in Canada o sul LIFFE (London International Financial future and Options Exchange) che appartiene alla piattaforma statunitense-europea NYSE-Euronext nonché alla Borsa di Buenos Aires.
Sul piano internazionale, il grano di riferimento è denominato “soft red winter” ed è quotato sul mercato CBOT. È tuttavia importante comprendere che questa quotazione rappresenta oggi più che altro la realtà della quotazione interna in vigore sul mercato statunitense nonché un indicatore di tendenza. Come visto sopra, esistono diversi fattori che possono influenzare la quotazione del grano alterando il rapporto domanda/offerta, in particolare per via della forte dipendenza climatica che altera il livello delle scorte oppure delle politiche commerciali degli Stati in forma di aiuti all'esportazione e all'importazione.
Evoluzione storica della quotazione del grano
Dal punto di vista storico, la quotazione del grano ha subito numerose fluttuazioni successive. Tra il 2002 e il 2008 si è registrato un aumento costante della quotazione del grano con in particolare un forte aumento tra il 2007 e il 2008, quando la quotazione del bushel è aumentata del 190% raggiungendo il record di 13,18€.
Tale aumento è stato causato da una serie di fattori, tra cui un continuo aumento della domanda mondiale, accompagnato da una diminuzione delle scorte e da condizioni climatiche sfavorevoli alla produzione, tra cui diversi anni di siccità.
Dopo tale aumento, la quotazione del grano ha subito una forte correzione al ribasso a partire dal 2008, con una quotazione a 4,72€ per bushel. Nel 2009 si è poi delineata una leggera ripresa intorno ai 5€ per bushel.
Nel 2012 la quotazione raggiunge poi un nuovo picco a 9,06€ per poi scendere gradualmente a 3,67€ nel 2016.
Da allora si è registrata una ripresa al rialzo che ha consentito alla quotazione del grano di raggiungere i 6,76€ all'inizio del 2021.
Come investire in grano in borsa?
Esistono diversi modi per investire in grano in borsa, tra cui ETF (Exchange Traded Funds), azioni o CFD (Contratti per differenza). Ecco una panoramica di ciascuno di questi metodi:
- Investire nel grano con gli ETF: gli ETF sono fondi negoziati in borsa che seguono il prezzo del grano. Gli ETF sul grano consentono agli investitori di beneficiare della performance del mercato del grano senza dover possedere fisicamente il bene sottostante. Gli ETF sul grano sono disponibili nelle borse di tutto il mondo e offrono agli investitori un'ampia gamma di opzioni per diversificare il loro portafoglio.
- Investire nel grano con le azioni: Gli investitori possono anche investire nel mercato azionario del grano acquistando azioni di società legate al settore agricolo e alimentare, come aziende di trasformazione alimentare, distributori di prodotti alimentari e società di logistica agricola. Tuttavia, è importante notare che la performance di questi titoli può essere influenzata da fattori diversi dall'andamento del mercato del grano, come le condizioni economiche, la concorrenza e gli eventi politici.
- Investire nel grano con i CFD: i CFD sono strumenti finanziari derivati che consentono agli investitori di speculare sulle variazioni del prezzo del grano senza dover possedere fisicamente l'attività sottostante. I CFD sul grano sono offerti da broker online regolamentati e sono disponibili su piattaforme di trading online. I CFD sul grano consentono anche il trading con leva finanziaria, il che significa che è possibile controllare posizioni più ampie con un capitale iniziale inferiore. Tuttavia, è importante notare che la leva finanziaria può anche aumentare le perdite potenziali.
In conclusione, l'investimento in grano sul mercato azionario può essere effettuato tramite ETF, azioni o CFD. Ognuno di questi metodi presenta vantaggi e svantaggi ed è importante comprenderne i rischi e i benefici prima di prendere una decisione di investimento. Si consiglia di consultare un consulente d'investimento o un esperto del mercato delle materie prime prima di prendere qualsiasi decisione d'investimento.