Come fare trading con le Bande di Bollinger?

I metodi di analisi che permettono di studiare la volatilità di un mercato sono molto utili alla messa in opera di strategie di trading efficaci. Uno dei metodi più affidabili in questo ambito è senz’altro quello delle bande di Bollinger.  

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Come fare trading con le Bande di Bollinger?

Presentazione delle bande di Bollinger

Le bande di Bollinger sono una forma di indicatore creato da John Bollinger che serve ad analizzare il livello di volatilità del valore di un attivo. A tal fine le bande di Bollinger confrontano la volatilità al livello dei prezzi per un periodo definito.

Le bande di Bollinger sono in realtà visualizzate sotto forma di 3 bande distinte: 

  • La banda superiore rappresenta la media mobile semplice più n volte lo scarto tipo
  • La banda centrale visualizza la media mobile semplice
  • La banda inferiore corrisponde alla media mobile semplice meno n volte lo scarto tipo.

Generalmente i valori dell’attivo dovrebbero evolvere all’interno della banda centrale oppure tra la banda superiore e la banda inferiore. Si può quindi dire che le bande di Bollinger si adattano in funzione della volatilità del mercato.

Quando la volatilità è bassa, infatti, lo scarto tipo è anch'esso basso e le bande di Bollinger sono quindi più vicine le uno alle altre. Al contrario, quando la volatilità è alta, le bande si allontanano le une dalle altre.

 

Come utilizzare le bande di Bollinger nel quadro del trading?

Abbiamo detto, quindi, che le bande di Bollinger servono prima di tutto a valutare il livello di volatilità che si esercita sui valori di un attivo per un periodo specifico. Ma possono anche essere utilizzate per cogliere altre informazioni utili di cui ecco le principali:

  • La forza della tendenza: diventa evidente quando il valore dell’attivo attraversa le bande di Bollinger. Quando i valori superano la banda superiore, si assiste ad una tendenza forte al rialzo. Al contrario, quando attraversano la banda inferiore, si ha una tendenza forte al ribasso.
  • Le soglie di supporto e resistenza: quando il mercato non mostra forti tendenze particolari, le bande di Bollinger possono servire ad indicare i livelli di supporto e di resistenza perché i valori dell’attivo solitamente oscillano tra la banda superiore e la banda inferiore.
  • Un calo della volatilità: l’avvicinamento delle bande superiore e inferiore rappresenta un calo del livello della volatilità del valore dell’attivo. Si sa che proprio questi periodi di debole volatilità annunciano spesso un’impennata dei prezzi.
  • La direzione della tendenza: le figure grafiche dei doppi picchi o dei doppi avvallamenti permettono di anticipare un capovolgimento di tendenza. Più chiaramente, quando  si forma un doppio avvallamento a livello della banda superiore, uno dei quali è all'interno della banda e l’altro subito al di sotto, è indice di un segnale di ribasso. Al contrario, quando si formano due picchi successivi, il primo a livello della banda inferiore e l’altro subito sopra quest’ultima, si tratta di un buon segnale di rialzo.

L’utilizzo dell’indicatore che esprime e confronta lo scarto tra le due bande di Bollinger (superiore e inferiore) è anch’esso interessante.

Quando quest’ultimo tende ad aumentare, è indice dell'aumento dello scarto tra le due bande estreme rispetto alla media mobile semplice. Il che significa che la volatilità si sta amplificando ed indica, quindi, che il valore dell’attivo si inscrive in una tendenza precisa e che è il momento buono per prendere posizione. Quando lo scarto tra queste bande diminuisce, dunque, la tendenza si cancella e la volatilità è meno forte.

 

Qual è il momento ideale per prendere posizione con le bande di Bollinger?

Volete utilizzare le bande di Bollinger per determinare il momento migliore per prendere posizione sul mercato? Ecco come fare.

In sintesi, da un punto di vista grafico, il momento per prendere posizione all’acquisto è quando osservate un prezzo nella zona superiore delle bande di Bollinger. Al contrario, quando il prezzo del vostro attivo compare nella parte inferiore delle bande di Bollinger è il momento di prendere una posizione alla vendita.

In definitiva, le bande di Bollinger non vi indicano sempre il momento buono per prendere posizione. Dovete infatti attendere che il prezzo sia visualizzato nella parte superiore o inferiore di tali bande perché la posizione venga presa al momento giusto cioè all’inizio di una tendenza forte. Se il prezzo del vostro attivo si trova nella zona neutra di queste bande e avete intenzione di seguire una strategia di tendenza è inutile prendere posizione. Potete tuttavia trattare in questo periodo adottando una strategia a brevissimo termine e nella forchetta di negoziazione in vigore.

Le bande di Bollinger sono quindi degli eccellenti indicatori di punti di ingresso e di uscita dal mercato per le strategie a medio e lungo termine e non sono quindi gli indicatori da privilegiare se avete intenzione di seguire una strategia a breve termine.

 

Trattare sulle tendenze grazie alle bande di Bollinger

Il miglior modo di utilizzare le bande di Bollinger è adottare una strategia sulle tendenze. Infatti, i trader di tendenze spesso preferiscono le uscite del corso al di là delle bande di Bollinger per profittare del fenomeno di rottura del range e beneficiare il prima possibile di una nuova tendenza che si disegna.

Ecco quindi il nostro consiglio se utilizzate questo indicatore tecnico per la prima volta: l’ideale, sia in caso di tendenza al rialzo che al ribasso, è attendere che sul grafico la chiusura di una barra avvenga dall’altro lato delle bande prima di prendere posizione e profittare così di tutta l’ampiezza del movimento osservato e della ripresa di una forte volatilità.

Un altro modo di trattare le tendenze con le bande di Bollinger consiste nell’attendere una prima ondata di impulso visibile grazie alle bande prima di una correzione al fine di cogliere un’opportunità di trading più classica con il test della banda inferiore in caso di tendenza rialzista e della banda superiore in caso di tendenza ribassista.

 

Trattare in Range con le bande di Bollinger

Un’altra strategia spesso utilizzata per trattare a partire dall’indicatore bande di Bollinger è la strategia di Range. Ecco come applicarla.

In questo caso andranno privilegiati come segnali i rimbalzi sulla banda alta e sulla banda bassa. Quando le condizioni di trading in Range sono riunite, l’investitore può profittare di questi rimbalzi sulle bande di Bollinger per ricercare dei guadagni in mezzo o in fondo al range. Una volta arrivato in basso al range, il trader prende una posizione inversa fino a ricercare dei profitti a metà o in alto del range.

Da notare infine che nel quadro di un mercato in range le bande alte e basse delle bande di Bollinger sono da considerare come delle resistenze e dei supporti tecnici su cui il range evolve.

 

Alcuni consigli supplementari per ben utilizzare le bande di Bollinger durante i vostri trade

Per concludere questo articolo, ecco alcuni consigli molto utili se intendete utilizzare l’indicatore delle bande di Bollinger nel quadro del vostro trading online.

Ricordiamo prima di tutto che le bande di Bollinger sono degli indicatori che danno una definizione relativa della volatilità di un valore. Poiché tale volatilità nonché la nozione di tendenza sono già introdotte nella costruzione delle bande non saranno utilizzate per confermare un prezzo.

Le bande di Bollinger sono quindi prima di tutto un indicatore di tendenza ed è dunque inutile utilizzarle in contemporanea ad altri indicatori di questa classe. Dovreste al contrario privilegiare altri tipi di indicatori come quelli di volume o di volatilità che risulteranno maggiormente complementari.

Ricordiamo inoltre che il prezzo dell’attivo può tranquillamente andare al disopra della banda superiore o al disotto della banda inferiore. Quando una candela chiude al di fuori delle bande di Bollinger si può interpretare la configurazione come un segnale di continuità della tendenza e non di inversione.

Da notare poi che la media fornita dalle bande di Bollinger non è quella da privilegiare se avete intenzione di trattare i cambiamenti di tendenza ma è piuttosto utile per seguire una tendenza a medio o lungo termine.

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