
Storia del cross USD/JPY
Dalla fine degli anni '70 alla metà degli anni '80, lo yen ha perduto enormemente di valore rispetto al suo concorrente americano. A quell'epoca il cross quotava a 239. Bisognerà attendere l'anno 1985 e gli accordi del Plaza che intimavano al governo americano di cessare di abbassare il valore del dollaro rispetto alle altre monete per assistere ad una ripresa dello yen sui mercati dei cambi. Si assiste allora ad una forte discesa del cross il cui valore alla fine raggiungerà la soglia di 80 dieci anni più tardi, nel 1995.
È successivamente il turno dello yen di deprezzarsi di nuovo a causa della crisi finanziaria che ha toccato il paese fino al 2002 e legata alla fusione delle attività giapponesi all'estero. Seguirà un leggero raddrizzamento durato 3 anni fino al 2005 prima di un nuovo deprezzamento dello yen, con il cross USD/JPY che ha raggiunto i 125 pips nel 2007.
Oggi assistiamo ad un nuovo apprezzamento dello yen sebbene il governo giapponese sia ben deciso a frenare, costi quello che costi, la progressione della sua valuta nazionale per conservare la competitività del paese.
Quali sono gli organismi che fissano i tassi dell’USD/JPY?
Come per tutte le altre valute, il tasso di interesse del dollaro americano e dello yen vengono fissati dalle grandi banche centrali di questi due paesi. Per quanto riguarda il biglietto verde, infatti, è la Federal Reserve statunitense (FED) che è incaricata di determinarne il tasso. Per lo Yen, è la Banca del Giappone che aggiorna il tasso di interesse di tale valuta.
Questi tassi di interesse possono essere rivisti regolarmente da tali organismi ed è quindi importante consultare regolarmente un calendario economico per prendere conoscenza dei nuovi tassi.
Perché i tassi influenzano il cambio dell’USD/JPY?
Il livello dei tassi di interesse di ogni valuta di uno specifico cross presentano un certo interesse perché vengono inclusi tra i guadagni o le perdite registrati quando comprate o vendete questo cross.
Praticamente, quando una valuta presenta un tasso di interesse in salita, la plusvalenza al momento della vendita aumenterà, così come una valuta con un tasso al ribasso sarà più interessante da acquistare. Ma è ovviamente importante per le vostre strategie conoscere contemporaneamente l’evoluzione dei tassi del dollaro e dello yen.
Caratteristiche e specificità del dollaro statunitense o USD
Per trattare meglio la coppia di valute USD/JPY bisogna ovviamente conoscere le specificità delle due valute che la compongono. Cominciamo dal dollaro statunitense, USD, la cui evoluzione è di solito il risultato di uno statuto di valore rifugio nonché del livello della crescita statunitense o ancora delle decisioni e della politica condotte dalla Fed.
Il dollaro statunitense è considerato un valore rifugio perché nel corso del tempo questa valuta è riuscita a tirarsi fuori da diverse crisi economiche e finanziarie. Ovviamente, il fatto che gli Stati Uniti siano ancora spesso considerati come la prima potenza economica mondiale non è da trascurare. Tuttavia, sebbene sia ancora da prendere in considerazione, da qualche anno il ruolo di valore rifugio del dollaro si è indebolito.
Di conseguenza, quando il mercato attraversa un periodo di rifiuto del rischio elevato, la quotazione del dollaro statunitense tende a salire, come è successo durante la crisi del 2007/2008.
Ovviamente, il livello e la salute economica statunitensi hanno anch’essi la loro importanza nelle vostre analisi di questo valore, visto che hanno una forte influenza sulla quotazione di questa valuta. Va considerato che l’economia statunitense si mostra particolarmente reattiva ai cicli economici e si constata quindi una fortissima crescita nei periodi di ripresa e di espansione mentre soffre molto nei periodi di recessione.
Infine, la Federal Reserve o Fed e i suoi vari interventi e decisioni hanno anch’essi un peso innegabile sulla quotazione di questo valore e dovete quindi tenere conto delle differenti misure prese da questo organismo, soprattutto quelle finalizzate a rilanciare l’economia statunitense con un calo o un rialzo dei tassi di sconto oppure con dei programmi di Quantitative Easing (QE) che operano creando una forte inflazione, cosa che non è certamente priva di conseguenze per il dollaro statunitense.
Caratteristiche e specificità dello Yen giapponese
Passiamo ora alla seconda valuta di questo cross, ovvero lo yen, e agli elementi che ne influenzano maggiormente il valore.
La prima cosa da sapere a proposito dello yen è che questa valuta gode di uno statuto di valore rifugio nel senso che perde valore quando il mercato mondiale è in crescita e guadagna dei punti in caso di crisi. Il fatto che lo yen sia utilizzato per delle strategie di Carry Trade è un ulteriore elemento che ne fa un valore rifugio sui mercati.
Dall’inizio del XXI° secolo la BoJ, la Banca centrale del Giappone, pratica una politica di tassi di sconto allo 0% per evitare il rischio di deflazione e di crescita troppo debole. Questa decisione ha ovviamente un’influenza diretta sul valore dello yen dato che questa valuta può essere utilizzata per finanziare l’acquisto di altre valute con un tasso di remunerazione più elevato. Ricordiamo infatti che quando si vende una valuta sul Forex si paga il tasso di interesse e quando si acquista una valuta, invece, si percepisce tale tasso. Per questo motivo, l’USD/JPY è stato per molto tempo influenzato dalla strategia di Carry Trade utilizzata da numerosi investitori ma, dal 2009, questa strategia viene sempre meno praticata per via del calo generale dei tassi di interesse delle altre banche centrali.
Poiché il valore dello yen è poco esposto alla salute economica del Giappone, al momento delle vostre prese di posizione sull’USD/JPY dovete prima di tutto prendere in considerazione lo statuto di valore rifugio di questa valuta. Si noti infatti che nel passato il Giappone ha traversato numerose crisi economiche da cui è uscito senza problemi e che lo yen rimane una valuta largamente utilizzata negli scambi internazionali. Ma è soprattutto il debito del Giappone a fare dello yen un valore rifugio per eccellenza. Il Giappone infatti, malgrado il fatto che abbia il debito più elevato al mondo con un livello di indebitamento di oltre il 225% rispetto al PIL, detiene una gran parte del proprio debito ovvero oltre il 90%. Il paese non soffre quindi delle incertezze del mercato finanziario per il proprio rifinanziamento proprio mentre il debito degli altri paesi del mondo sta letteralmente esplodendo, in particolare nei paesi sviluppati. Ciò si osserva facilmente nei grafici borsistici storici in occasione della crisi dei subprimes e della crisi finanziaria che hanno indotto degli acquisti massivi di yen, uno scenario che si è poi riprodotto nel 2011 con la crisi del debito. Tuttavia, come abbiamo visto rapidamente in precedenza, quando l’economia mondiale va bene lo yen tende a perdere valore. È quindi abbastanza facile prevedere le future variazioni di quotazione dell’USD/JPY basandosi sul livello di crescita mondiale e sulle eventuali crisi economiche.
Infine, contrariamente alla maggior parte delle altre valute, lo yen non è veramente influenzato dall’economia del Giappone. La bilancia commerciale di questo paese, che è al tempo stesso un grande esportatore ed un grande importatore, mostra infatti un’evoluzione a dente di sega ovvero è a volte positiva e a volte negativa a seconda del livello delle importazioni e delle esportazioni. Esiste tuttavia una correlazione tra il valore dello yen e l’economia nipponica visto che è proprio la competitività di questa valuta rispetto alle altre valute mondiali che rende le importazioni o le esportazioni più o meno vantaggiose e, quindi, rende il paese più o meno competitivo.
Come avrete capito, l’economia giapponese non è un fattore di influenza da privilegiare se volete investire su questa coppia di valute. Si noti tra l’altro che la crescita dell’economia del Giappone resta relativamente debole da alcune decine di anni per via di una persistente deflazione. Andranno sorvegliati gli sforzi fatti dalla Banca del Giappone per invertire questa tendenza in particolare tramite dei Quantitative Easing anche se questi per il momento non hanno dato alcun risultato concreto duraturo.
Come fare trading sull'USD/JPY?
Il trading sull'USD/JPY è molto popolare nel mercato dei cambi, poiché coinvolge due delle principali valute del mondo, il dollaro USA e lo yen giapponese. Ecco i passi da seguire per fare trading sull'USD/JPY:
- Capire l'USD/JPY: prima di iniziare a fare trading sull'USD/JPY, è importante capire come funziona questa coppia di valute. L'USD/JPY è una coppia di valute molto volatile, spesso influenzata dagli eventi economici e politici negli Stati Uniti e in Giappone.
- Scegliere una piattaforma di trading: esistono molte piattaforme di trading online che consentono di negoziare le valute, quindi è importante scegliere quella più adatta alle proprie esigenze. Assicuratevi che la piattaforma scelta abbia strumenti di trading avanzati e una forte sicurezza.
- Analizzare i grafici: prima di aprire una posizione, è importante analizzare i grafici per determinare la probabile direzione del mercato. I trader utilizzano spesso l'analisi tecnica e l'analisi fondamentale per valutare la salute economica degli Stati Uniti e del Giappone.
- Apertura di una posizione: una volta determinata la probabile direzione del mercato, è possibile aprire una posizione acquistando o vendendo la coppia di valute. Se pensate che il dollaro USA si rafforzerà rispetto allo yen giapponese, potete acquistare la coppia USD/JPY. Se pensate che lo yen giapponese si rafforzerà rispetto al dollaro USA, potete vendere la coppia USD/JPY.
- Gestire il rischio: il trading sulla coppia USD/JPY comporta un rischio, quindi è importante gestirlo. Impostate uno stop-loss per limitare le perdite se il mercato si muove contro di voi. Utilizzate anche un take-profit per bloccare i profitti se il mercato si muove nella direzione che vi aspettate.