Se si ha l’abitudine di speculare online sui differenti mercati finanziari tramite i CFD, bisogna essere al corrente dei cambiamenti nelle condizioni di trading applicate ai broker europei. Infatti, l’ESMA, un istituto incaricato della protezione degli utenti dei servizi finanziari, ha recentemente messo in atto delle nuove disposizioni che tendono a migliorare la sicurezza e che hanno delle ripercussioni sul modo di investire online. Attraverso questo articolo dettagliato, proponiamo di saperne di più su questa nuove regolamentazioni e sulle loro conseguenze per la propria esperienza di trading.
L’ESMA, l'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, organismo ufficiale europeo incaricato della protezione degli investitori, ha recentemente studiato i rischi e le pratiche del trading online tramite i CFD. A partire da questo studio, l’ESMA ha deciso di mettere in atto delle nuove disposizioni per rafforzare la sicurezza e per proteggere ulteriormente gli utenti delle piattaforme di trading online nel quadro dei loro investimenti. Vediamo nel dettaglio cosa cambia per i trader.
Per prima cosa, se si fa trading sui mercati finanziari con le opzioni binarie, bisogna sapere che dal 2 luglio 2018 questa modalità di speculazione giudicata troppo rischiosa è proibita ai broker europei. Rimane ovviamente comunque possibile investire online grazie ad altri tipi di strumento come i CFD anche se con alcuni cambiamenti importanti.
Il primo cambiamento di rilievo nel quadro dell’utilizzo dei CFD online riguarda l’effetto leva. Infatti, il massimo effetto leva che si può utilizzare diventa 30:1 contro delle leve che in precedenza potevano essere 10 volte più elevate. Il limite dell’effetto leva dipende anche dal tipo di attivo su cui si intende investire. Il tetto di 30:1 riguarda unicamente il trading sul mercato dei cambi e sulle coppie di valute principali mentre le altre coppie sono limitate a 20:1 analogamente all’oro e ai principali indici borsistici. Il limite di 10:1 viene applicato agli altri indici e materie prime. Infine, le azioni di Borsa possono beneficiare al massimo di un effetto leva di 5:1 e le cripto-monete di una leva di 2:1.
Un altro importante cambiamento riguarda il capitale disponibile. Infatti, i fondi presenti nel conto di trading dell’investitore devono ormai rappresentare almeno la metà del margine immobilizzato. In caso contrario, la posizione viene automaticamente chiusa per ridurre il rischio di perdite troppo elevate.
Analogamente, l’ESMA desidera proteggere gli investitori dai rischi di saldo negativo. Anche se questa regola era già applicata da molti broker europei regolamentati, con il nuovo regolamento tutti i mediatori devono ormai garantire ai propri utenti che l’importo delle perdite non può in nessun caso essere superiore all’ammontare del loro capitale.
Come si è visto, diversi cambiamenti vengono applicati alle piattaforme di trading ma quali sono le ripercussioni positive e negative per i trader?
Per prima cosa, va notato che i cambiamenti di regolamentazione relativi agli effetti leva hanno un effetto diretto sul capitale di investimento necessario. Diventa quindi necessario disporre di un deposito più elevato per profittare di condizioni di trading favorevoli.
Tuttavia, questo aspetto negativo che può scoraggiare alcuni investitori o spingerli a rivolgersi a dei broker extra-europei che autorizzino delle leve più elevate è in realtà un vantaggio in quanto ha una funzione di sicurezza. Sebbene si possa essere allettati dai profitti promessi dai mediatori che propongono un effetto leva elevato, non bisogna dimenticare che i rischi di perdita sono anch’essi più elevati e possono costare cari al trader.
Imponendo un effetto leva massimo ai broker europei, l’ESMA evita ad alcuni broker sfortunati o poco esperti di perdere rapidamente l’integralità del loro capitale e, a volte, dei loro risparmi. La protezione contro il saldo negativo rafforza anch’essa questo cambiamento e permette di evitare ai trader di indebitarsi nel quadro del loro trading online.
Infine, questo cambiamento radicale nella pratica del trading di CFD online ha certamente altre ripercussioni positive per i privati perché obbliga i broker regolamentati nell’UE a mettere a disposizione dei migliori strumenti di supporto al trading per accompagnare i propri utenti e permettergli così di realizzare delle operazioni interessanti sul mercato.
Una delle particolarità di questi cambiamenti è che non riguardano gli investitori professionali. Di conseguenza, se si desidera continuare a profittare delle condizioni di leva precedenti la riforma, bisogna soddisfare alcune condizioni tra cui:
Adesso che sai tutto a proposito delle nuove regolamentazioni messe in atto dall’ESMA per i broker europei, ti chiedi certamente se sia opportuno restare presso il tuo mediatore abituale o cambiare per un mediatore off-shore e quindi non tenuto al rispetto di queste regole.
Si può infatti essere tentati dall’iscriversi alla piattaforma di un broker situato al di fuori dell’Unione Europea e che continui a proporre degli effetti leva elevati. Tuttavia, sconsigliamo fortemente di cedere a questa tentazione per diverse ragioni.
Per prima cosa, bisogna sapere che i broker off-shore che continuano a proporre tali condizioni di trading non godono dei riconoscimenti europei. Utilizzando i servizi di un broker non regolamentato ci si espone a diversi rischi tra cui ovviamente quello di subire delle perdite elevate senza dimenticare la mancanza di sicurezza per i fondi dell’investitore, per il loro deposito o prelievo nonché per le transazioni effettuate su queste piattaforme.
È per questo motivo che nel nostro sito proponiamo unicamente dei broker europei che godono di un riconoscimento rilasciato da un’autorità europea o italiana e che garantiscono di poter investire online affidabile. Puoi trovare questi broker e le loro caratteristiche nella nostra pagina dedicata.
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