NYMEX: presentazione e funzionamento

Vuoi saperne di più sul NYMEX, New York Mercantile Exchange? In questo articolo proponiamo di scoprire tutto quello che c’è da sapere su questa piazza finanziaria imprescindibile per le materie prime.  

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NYMEX: presentazione e funzionamento

Cos’è il NYMEX? Come funziona?

Il NYMEX, New York Mercantile Exchange, è una Borsa specifica specializzata nei settori di energia e metalli. Questa piazza finanziaria, un tempo conosciuta sotto il nome di Butter and Cheese Exchange of New-York, è ad oggi il più grande mercato derivato mondiale di materie prime e vi si negoziano i future (contratti a termine) nonché delle opzioni di prodotti dell’energia grezzi o trasformati come petrolio, gas naturale, gasolio da riscaldamento, benzina senza piombo, carbone e elettricità.

Il NYMEX controlla anche il COMEX, Commodity Exchange, che mantiene tuttavia un’autonomia sui metalli preziosi. Questa Borsa è situata negli Stati Uniti, a New York.

La grande maggioranza delle transazioni effettuate sul NYMEX fino agli anni ‘60 avvenivano in contanti con consegna fisica dei prodotti anche perché fino a fine anni ‘70 questo mercato era specializzato in contratti di prodotti agricoli ma, per superare una grave crisi sul mercato delle patate, a partire dal 1976 si è arricchito di un mercato a termine sui prodotti petroliferi.

Le negoziazioni sul NYMEX avvengono all’asta con un’apertura quotidiana alle 06:30 e una prevalenza di negoziazione di opzioni oppure tramite una piattaforma di transazione e compensazione chiamata Clearport che dà accesso a dei contratti a termine su prodotti gasieri e petroliferi, carbone, elettricità e altre forme di energia. Questi contratti possono essere negoziati in continuo, ovvero 24 ore su 24, da domenica alle 19 fino a venerdì alle 14:30.

Ogni anno sul New York Mercantile Exchange vengono scambiati oltre 175 milioni di contratti. Da notare inoltre, come vedremo a seguire, che nel 2008 il NYMEX ha operato una fusione con il CME, Chicago Mercantile Exchange.

 

Storia del NYMEX dalla sua creazione ad oggi

Il NYMEX è stato creato nel 1872 sotto il nome di Butter and Cheese Exchange of New York. In origine si trattava di una Borsa commerciale creata da un gruppo di commercianti di latticini per cercare di standardizzare gli scambi del loro mercato.

Una decina di anni dopo, quando vi venivano scambiati anche altri prodotti agricoli, la piazza finanziaria è stata rinominata con il suo nome attuale di NYMEX, New York Mercantile Exchange.

Nel corso del XXI° secolo il NYMEX ha operato una fusione con il COMEX e non propone più contratti sulle materie prime agricole. Questo mercato ha infatti riorientato le proprie attività sui prodotti industriali quali quelli del settore dell’energia come petrolio, gas naturale e elettricità, e di quello dei metalli, tra cui l’oro, l’argento e il platino. Il NYMEX è stata l’ultimissima Borsa ad utilizzare il metodo dell’asta e i mediatori che vi lavoravano realizzavano le loro transazioni attraverso la gestualità mentre altre Borse, come Euronext, utilizzavano già l’elettronica.

 

L’introduzione in Borsa del NYMEX nel 2006

Il NYMEX è stato introdotto in Borsa per la prima volta a novembre 2006. L’introduzione è stata un vero e proprio successo con un innalzamento della forchetta della quotazione di introduzione da 48-52 dollari a 54-57 dollari con un prezzo finale fissato a 59 dollari. Il NYMEX ha quindi profittato dell’infatuazione e dell’entusiasmo degli investitori per raccogliere 383.5 milioni di dollari.

Il titolo si è così impennato a 132.99 dollari registrando un rialzo del 125.4% nel corso della prima sessione di quotazione a Wall Street con il raggiungimento di un massimo a 152 dollari nel corso della sessione stessa. In quel momento il NYMEX era il numero uno delle piazze di negoziazione di prodotti connessi all’energia e il numero tre delle piazze di quotazione per i metalli non ferrosi.

Va tuttavia ricordato che alcuni dei membri del NYMEX si erano mostrati reticenti rispetto a questa riorganizzazione strategica decisa dal CEO dell’epoca James Newsome criticando il processo di introduzione in Borsa stimato troppo timido con soltanto il 7.5% delle azioni destinate ad essere oggetto di un piazzamento pubblico e l’introduzione troppo tardiva rispetto ai concorrenti più o meno diretti. Da notare infatti che il CME, Chicago Mercantile Exchange, viene quotato da fine 2002 mentre il CBoT Holdings e l’Intercontinental Exchange sono stati introdotti in Borsa rispettivamente ad ottobre e novembre 2005.

Altri membri hanno sottolineato la mancanza di influenza dei membri del mercato e hanno espresso timori relativamente alla chiusura del sistema tramite asta a favore dell’elettronica. Va infatti ricordato che prima dell’introduzione in Borsa, il 14 marzo, c’è stata una presa di partecipazione del 10% da parte della società statunitense General Atlantic effettuata al prezzo estremamente basso di 170 milioni di dollari. Questa società nuovo azionista ha tuttavia il vantaggio di essere particolarmente competente nel settore delle tecnologie dell’informazione e gode di un’esperienza acquisita con Archipelago, una piattaforma elettronica di negoziazione di cui la società stessa era azionista di punta e che è stata successivamente assorbita dal NYSE. Questa azienda ha certamente permesso al New York Mercantile Exchange di acquisire una certa esperienza nel settore in cui era più debole: quello dell’informatica.

L’introduzione in Borsa del NYMEX è senza dubbio la più riuscita fra quelle effettuate da un mercato di materie prime.

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